In base al Decreto legislativo 231/2001 tutte le imprese rispondono di reati commessi nell’espletamento del loro lavoro da rappresentanti legali, amministratori e dipendenti. Anche il D.lgs. 81/2008, “Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, fa riferimento al suddetto decreto.
Le pene pecuniarie previste dal D.lgs. 231 per le imprese vanno da 25.000 a 1,5 milioni di Euro.
In caso di reati gravi possono essere anche ordinati l’interdizione dell’esercizio dell’attività delle attività aziendali, la revoca di autorizzazioni, licenze o concessioni, il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione e l’esclusione da finanziamenti e contributi. Con l’introduzione di un modello organizzativo integrato a norma del D.lgs. 231, la responsabilità amministrativa dell’impresa può essere notevolmente limitata.